Ha-Ha
Lo studio Ha-Ha prende il nome da un termine coniato nel 1709 dall’architetto francese Dezallier d'Argenville's nel suo libro La theorie et la pratique du jardinage.
Nella disciplina dell’architettura dei giardini il termine Ha-Ha indica una particolare struttura a trincea che si poneva al limitare dei giardini inglesi in modo da permettere allo sguardo di non incontrare mai una interruzione tra il paesaggio circostante e il giardino. Lo stupore generato dalla scoperta della confine invisibile si traduceva in una espressione di meraviglia: Ha– Ha.
Sui concetti di scoperta, stupore e meraviglia si basa la filosofia dello studio. Il nostro lavoro si pone come ponte invisibile tra Arte e Natura, un ponte tra uomo e ambiente. La progettazione urbana e paesaggistica diventano per noi una prospettiva di apertura di confini, di dialogo tra costruito e ambiente senza interposizione di barriere per ricercare la relazione diretta tra uomo e spazio circostante. Il nostro impegno è quello di affiancare alle modalità tradizionali di progetto e costruzione degli spazi verdi nuove strade condivise e partecipate che creino processi innovativi di appropriazione dello spazio verde. Non ci piace pensare al verde come qualcosa da riconquistare , come una necessità imposta dallo sviluppo smodato e incontrollato. Per noi dello Studio Ha-Ha il verde è un atto di stupore, è azione personale, è pensiero è meraviglia.
The Ha-Ha Studio takes its name from a term coined in 1709 by French architect Dezallier of Argenville's in his book La theorie et la pratique du jardinage.
In the discipline of landscape gardening the term Ha-Ha indicates a particular trench structure which was placed at the edge of an English garden in order to allow the eye to never encounter an interruption between the surrounding landscape and garden itself. The wonder generated by the discovery of the invisible border resulted in an expression : Ha-Ha.
the Studio philosophy is underpinned under the concepts of discovery and wonder. Our work stands as invisible bridge between art and nature, a bridge between man and environment. Urban planning and landscape become for us a perspective of borders opening, dialogue between built environment and the surrounding spaces. Our commitment is to work alongside the traditional methods of design and construction of green spaces and new processes and technologies . We like to think to gardens as something to regain, as a necessity imposed by the excessive and uncontrolled development. For us the Studio Ha-Ha grardens are an act of wonder, are personal action, are beauty.
Nella disciplina dell’architettura dei giardini il termine Ha-Ha indica una particolare struttura a trincea che si poneva al limitare dei giardini inglesi in modo da permettere allo sguardo di non incontrare mai una interruzione tra il paesaggio circostante e il giardino. Lo stupore generato dalla scoperta della confine invisibile si traduceva in una espressione di meraviglia: Ha– Ha.
Sui concetti di scoperta, stupore e meraviglia si basa la filosofia dello studio. Il nostro lavoro si pone come ponte invisibile tra Arte e Natura, un ponte tra uomo e ambiente. La progettazione urbana e paesaggistica diventano per noi una prospettiva di apertura di confini, di dialogo tra costruito e ambiente senza interposizione di barriere per ricercare la relazione diretta tra uomo e spazio circostante. Il nostro impegno è quello di affiancare alle modalità tradizionali di progetto e costruzione degli spazi verdi nuove strade condivise e partecipate che creino processi innovativi di appropriazione dello spazio verde. Non ci piace pensare al verde come qualcosa da riconquistare , come una necessità imposta dallo sviluppo smodato e incontrollato. Per noi dello Studio Ha-Ha il verde è un atto di stupore, è azione personale, è pensiero è meraviglia.
The Ha-Ha Studio takes its name from a term coined in 1709 by French architect Dezallier of Argenville's in his book La theorie et la pratique du jardinage.
In the discipline of landscape gardening the term Ha-Ha indicates a particular trench structure which was placed at the edge of an English garden in order to allow the eye to never encounter an interruption between the surrounding landscape and garden itself. The wonder generated by the discovery of the invisible border resulted in an expression : Ha-Ha.
the Studio philosophy is underpinned under the concepts of discovery and wonder. Our work stands as invisible bridge between art and nature, a bridge between man and environment. Urban planning and landscape become for us a perspective of borders opening, dialogue between built environment and the surrounding spaces. Our commitment is to work alongside the traditional methods of design and construction of green spaces and new processes and technologies . We like to think to gardens as something to regain, as a necessity imposed by the excessive and uncontrolled development. For us the Studio Ha-Ha grardens are an act of wonder, are personal action, are beauty.
About me - Giorgia Lubisco PhD
Sono una Paesaggista e urbanista. Ho fondato "Ha-Ha Studio" per collaborare con persone e enti alla realizzazione di nuovi spazi verdi. Sono convinta che i giardini siano l'ultimo strumento democratico per le città e a qualità della vita dei suoi abitanti. Ho fondato l'Associazione Garden Faber che si occupa di community garden e giardinaggio sociale.
I'm an italian Landscape Designer, I've founded the "Ha-Ha Studio" and I think that gardens are the last democratic tools for cities. So I've create a no-profit organization "Garden Faber " that is involved in community garden planning.
I live and work in th south of Italy.
Here my CV:
I'm an italian Landscape Designer, I've founded the "Ha-Ha Studio" and I think that gardens are the last democratic tools for cities. So I've create a no-profit organization "Garden Faber " that is involved in community garden planning.
I live and work in th south of Italy.
Here my CV:
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